Con l’inizio della “Fase 2” e il graduale allentamento delle restrizioni sulla circolazione delle persone, contestualmente alla riapertura di molti settori produttivi, il Governo ha attivato anche la procedura di ripartenza dello sport. In questa nuova fase, che parte da Lunedì 4 Maggio, sono stati autorizzati gli allenamenti per gli sport individuali e in questo concetto di sport è inquadrato anche il karting, sia agonistico, sia amatoriale.
Ma nonostante il grande impegno delle commissioni sportive, del Ministero dello Sport e delle Federazioni Nazionali ACI Sport e ASI che stanno lavorando su un protocollo di sicurezza condiviso, non potremo avere una ripartenza immediata. Il primo nodo da sciogliere, infatti, è rappresentato dal fatto che le piste sono registrate con un codice di attività (codice 93 Ateco), che racchiude impianti sportivi con caratteristiche molte diverse tra loro, per fare un esempio, dalle palestre agli impianti sportivi all’aperto, quindi con rischio di diffusione del virus molto differente. Sembra esserci un’incongruenza di base tra l’autorizzazione agli allenamenti individuali e il blocco dei luoghi dove gli stessi dovrebbero svolgersi, come le piste di Kart.
Su questo aspetto stanno lavorando le Federazioni, che hanno messo a punto un protocollo di sicurezza che riguarderà anche gli addetti ai lavori al seguito dei piloti e il personale in servizio. Questo impegno dovrebbe portare allo sblocco degli impianti outdoor in breve tempo e consentire al karting, e più in generale agli sport motoristici, di ripartire con allenamenti e test dal 18 Maggio.
La direttiva attuale del Governo è di carattere generale e le singole Federazioni hanno dovuto mettere a punto, in ogni caso, un piano specifico di sicurezza per le prerogative dello sport di propria pertinenza. Il karting sembra favorito su altri sport dalle protezioni obbligatorie dei piloti e per quanto riguarda meccanici e accompagnatori, ci sarà una limitazione delle persone ammesse alla pista e soprattutto l’obbligo di mascherine e rispetto delle distanze in ogni area di lavoro, incluso la pre-griglia e il parco chiuso - zona assistenza.
Il primo obiettivo è quello di avere le autorizzazioni ai test privati dal 18 Maggio e, successivamente, se non ci saranno nuovi focolai preoccupanti, si potrà applicare lo stesso protocollo per gli eventi agonistici. A questo proposito, sono già state definite procedure semplificate per le verifiche sportive e iscrizioni da eseguire online, così come le norme di sicurezza per paddock e aree di potenziale contatto come il parco chiuso e accesso alla pista. Per lo svolgimento delle gare l’obiettivo rimane la fine di Giugno o l’inizio di Luglio, per poi avere un calendario che si estenderà anche fino al mese di Novembre. Nuove informazioni saranno divulgate dal Coni e dalle Federazioni di competenza entro il 18 Maggio.